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Inviaci i tuoi racconti brevi

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Siamo interessati a pubblicare i tuoi racconti brevi, soprattutto quelli che hai chiuso in un cassetto. Per sapere di più di quello che stiamo cercando, leggi chi siamo.

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Uno spettro si aggira per l'Europa: è quello della narrativa Italiana, o meglio ITALVIANA.


ITALVIA 2.0 è il tema del settimo numero di Alkalina: una penisola che credete di conoscere ma non conoscete davvero. Ecco il momento di rivelare le vostre eccellenze nostrane, i segretucci nazionali, le dimensioni parallele in agguato oltre il casello autostradale; ma anche le storie alternative, i famosi retelling, il fantastico scritto in dialetto e l'orrore del cantiere aperto. O forse solo un posto da cui si vuole scappare: Italia-via.


Feudo ITALVIA, Stato ITALVIA: come sempre Alkalina è aperta a racconti di tutti i generi, purché siano di fiction speculativa. Con un occhio di riguardo per quello che davvero ci caratterizza come italiani: una certa predisposizione al paradosso, al retropensiero, al farsesco, al dramma.

 

La finestra degli invii sarà aperta dal 27 Gennaio al 31 Maggio, ma ci riserviamo il diritto di estenderla se necessario.

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Abbiamo cambiato il nostro modello di pagamento per gli autori. Per scoprire le nuove condizioni, continua a leggere.

Per il nuovo numero cerchiamo:

  • Storie inedite di massimo 6000 parole, idealmente tra 1000 e 4500. Con inedite si intende che non siano state pubblicate da qualcun altro (editore o self).

  • Storie con un forte elemento speculativo. Storie che ti prendono per il colletto, ti danno uno schiaffo e ti fanno dire “ancora”. Ci interessa tutta la letteratura di “genere”: fantasy, fantascienza, horror, noir, avventura, steampunk, e tutto quello che c’è in mezzo, soprattutto quando non risponde a un’etichetta precisa.

  • Storie che avrebbero fatto storcere il naso al tuo professore di letteratura italiana.

 

Come inviare:

  • Puoi spedire il tuo racconto (in formato .doc, .docx o .odt) via mail a postaalkalina@gmail.com. Nota bene: questo è un nuovo indirizzo!

  • Nell'oggetto della mail, scrivi “Racconto: <TITOLO>-<NUMERO DI PAROLE>-<AUTORE>”.

  • Mandaci un racconto in un font leggibile (12 px) e con interlinea doppia. Inserisci nel documento anche le tue informazioni di contatto (nome, cognome e email/telefono).

  • Inserisci nel corpo della mail una breve biografia in terza persona.

  • Leggiamo una storia alla volta. Se hai più racconti da proporci, aspetta che rispondiamo al primo.

  • Se la tua storia viene pubblicata altrove mentre noi la stiamo valutando, per favore avvisaci.

  • Non sai come formattare? Dai un'occhiata alle nostre linee guida.

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Come lavoriamo?

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Paghiamo un centesimo a parola fino alle 2500 parole. Sopra questa soglia paghiamo un euro simbolico ogni mille parole, arrotondando per eccesso.

 

In cambio chiediamo una licenza esclusiva di sei mesi per la pubblicazione. Dopo sei mesi questa 'scade' e diventa una licenza non esclusiva, lasciandovi liberi di pubblicare il racconto altrove. Tutti gli autori pubblicati inoltre riceveranno una copia digitale della rivista.

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Quando ci arriva un racconto, cerchiamo di rispondere quanto prima. Non diamo più la ricezione di notifica dei racconti, per ovviare al numero elevato di invii. Dopodiché è nelle mani di noi della redazione: ci diamo un massimo di 30 giorni per leggere. Se non ci facciamo sentire in questo limite di tempo, sentitevi pure liberi di contattarci di nuovo per mail.

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Se decidiamo di prendere il racconto, ti contatteremo per mail e in un secondo momento ti manderemo le nostre note di editing. Finito l'editing, ti spediremo una bozza del contratto da firmare per la licenza di pubblicazione.

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Se invece il racconto non ci è piaciuto, ti diremo cosa secondo noi funzionava e cosa non ci ha convinto. Questo non è inteso per essere un editing minuzioso, ma una cortesia verso l'autore che si vede rifiutato. Una volta rifiutato il racconto puoi tranquillamente spedirne un altro, se lo desideri.

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Dal 2022 tutte le nostre comunicazioni via mail sono firmati da chi le ha scritte, inclusi i pareri sui racconti rifiutati. Questo è per permettere una comunicazione più amichevole; ci teniamo a specificare che i racconti vengono letti e giudicati da almeno tre persone.

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